Cgil ancora in piazza: dal 9 aprile si firma per cambiare il lavoro

Dopo la mobilitazione unitaria della scorsa settimana sulle pensioni, la Cgil torna in piazza,
stavolta da sola, il 9 aprile. Scatta proprio sabato, infatti, la raccolta
firme promossa a livello nazionale a sostegno della Carta dei diritti, la
proposta di legge di iniziativa popolare elaborata dalla Cgil che punta a
riscrivere lo Statuto dei lavoratori. «Uno Statuto ““ spiega il segretario
regionale Franco Belci ““ che va adeguato a una realtà  profondamente cambiata
rispetto agli anni Settanta, se vogliamo estendere tutele e diritti anche al
vasto universo del lavoro atipico e precario, come si prefigge di fare la Cgil, per contrastare una
deregulation del lavoro che il jobs act non ha fermato ma anzi favorito».
Quattro le firme chieste dalla Cgil: la prima per la
presentazione della legge di iniziativa popolare, le altre per ciascuno dei tre
referendum abrogativi che verranno presentati per sostenerne l’iter
parlamentare. Si potrà  firmare nei banchetti volanti che verranno allestiti
sabato e nelle successive iniziative di piazza, ma entro breve tempo anche
nella sede del proprio comune (la data di avvio della raccolta nei municipi
sarà  ufficialmente comunicata dalla Cgil Fvg o dalle camere del lavoro
provinciali).
In occasione della giornata di avvio della sottoscrizione,
banchetti saranno allestiti sabato mattina in tre città  del Friuli Venezia
Giulia. A Trieste la sede sarà  piazza della Borsa, dov’è previsto anche, a
partire dalle 10, un sit-in degli addetti del servizio mense scolastiche del
Comune, appaltato alla milanese Dussman service, che ha deciso pesanti
riduzioni d’orario e di stipendio. Interverrà  Stefania Crogi, segretaria
generale della Flai-Cgil nazionale. A Udine si potrà  firmare in via Canciani,
all’ingresso della galleria Bardelli, dalle 9.30 alle 12.30, a Pordenone in
piazza XX Settembre, angolo via Cossetti, dalle 9 alle 12.30.
Quanto agli obiettivi della raccolta, la Cgil nazionale punta a
oltrepassare ampiamente i paletti fissati dalla legge, che richiede 500mila
firme certificate per i referendum abrogativi, da raccogliere in un periodo
massimo di tre mesi, cioè entro l’inizio di luglio, e 50mila firme (in 6 mesi,
cioè entro ottobre) per la presentazione di una legge di iniziativa popolare.
In Fvg si punta a superare il traguardo raggiunto nella assemblee di
presentazione della “Carta”, che hanno visto la partecipazione di quasi 17mila
iscritti.


CARTA DEI DIRITTI UNIVERSALI DEL LAVORO, IL TESTO DEFINITIVO

CARTA DEI DIRITTI UNIVERSALI DEL LAVORO, I 3 QUESITI REFERENDARI