Carta del docente: novità sull’erogazione
Il 12 novembre scorso il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato sul proprio sito la notizia relativa alla Carta del docente, il cosiddetto “bonus 500 euro per l’aggiornamento e la formazione” che anche nell’anno scolastico 2016/2017 verrà corrisposto ai docenti di ruolo per spese e servizi che rientrano nelle categorie previste dal DPCM 23 settembre 2015, in applicazione della legge 107/15.
In sintesi:
“¢ acquisto di pubblicazioni e di riviste utili all’aggiornamento professionale;
“¢ acquisto di hardware e software;
“¢ iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il MIUR, a corsi di laurea, laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale;
“¢ rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
“¢ ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
“¢ iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole del Piano nazionale di formazione.
L’importo, sarà disponibile attraverso un’applicazione che genera “buoni spesa” da impiegare nei punti vendita accreditati. L’applicazione sarà resa disponibile entro il 30 novembre.
Per associare la “Card” al docente titolare, è necessario ottenere l’identità digitare SPID attraverso le modalità indicate sui siti dei vari gestori, operazione possibile già da ora.
È stato inoltre chiarito dal MIUR che le somme eventualmente spese, dal 1 settembre 2016 al 30 novembre, saranno rimborsate a seguito di specifica rendicontazione e previo registrazione sulla piattaforma digitale.
A fronte dei numerosi quesiti senza risposta, molti dei quali già sollecitati nello scorso anno, il MIUR ha convocato i sindacati lunedì 21 novembre per dare adeguata informativa sull’attuazione della Card: in quella sede come FLC CGIL si rivendicherà la sentenza del TAR Lazio sull’individuazione del personale educativo tra i destinatari dei 500 euro, affinchè il diritto alla formazione venga garantito senza discriminare il personale sulla base della tipologia del lavoro.