8 marzo: il Direttivo nazionale FLC CGIL aderisce allo sciopero mondiale proclamato dalle donne di “Non una di meno”

“Ni una menos” è la sfida lanciata dalle donne argentine in tutto il mondo, per chiamare alla lotta e allo sciopero globale contro la violenza maschile sulle donne.
Flc Cgil ha indetto lo sciopero di 8 ore per quanto riguarda il comparto scuola, ricerca e università (quindi anche per gli enti di ricerca non pubblici).
Per educare alla parità di genere e sradicare la cultura della violenza sulle donne, la formazione riveste un ruolo centrale e strategico: dall’asilo nido all’università , l’educazione alle differenze deve essere una pratica diffusa che superi la cultura formale delle pari opportunità . Affrontare in modo critico il tema delle violenze di genere e far emergere le relazioni di potere che si instaurano attraverso gli stereotipi maschili e femminili deve essere obiettivo della scuola pubblica.
Nei nostri comparti della conoscenza la mancanza del rinnovo del Contratto nazionale di Lavoro ha poi contribuito ad indebolire la potestà di tutela, mettendo in difficoltà soprattutto le donne che non sempre possono contare sulla contrattazione per il riconoscimento dei diritti che discendono dalla Costituzione.
Nell’ambito di queste considerazioni si rafforzano le motivazioni che continuano a vederci determinati contro la legge 107, una riforma che impedisce alla scuola di essere un laboratorio di civiltà , all’interno del quale sperimentare punti di vista condivisi nel rispetto di tutte le differenze.
Aderire allo sciopero mondiale dell’8 marzo per i lavoratori della Conoscenza significa parlare di tutti i temi che abbiamo messo in campo in questi anni, restituire all’Istruzione e alla Ricerca obiettivi di qualità e a tutto il personale dei nostri comparti la dignità sociale e professionale che deve connotare le lavoratrici e i lavoratori dei settori pubblici, avamposto dello stato sociale.